inviare un messaggio Whatsapp
Patologie trattate
Intestino irritabile
La Sindrome dell’Intestino Irritabile (SII), nota anche come Irritable Bowel Syndrome (IBS), è un disturbo funzionale del tratto gastrointestinale che coinvolge una combinazione di dolore addominale e alterazioni nella regolarità intestinale. La SII non è legata a un’anomalia strutturale, ma piuttosto a una disfunzione dell’asse intestino-cervello, in cui i segnali tra il sistema nervoso centrale e l’intestino sono alterati. I sintomi principali includono dolore addominale, gonfiore, distensione e cambiamenti nella consistenza e frequenza delle feci. L’importanza di una diagnosi accurata risiede nell’esclusione di altre patologie intestinali, come le malattie infiammatorie croniche o le intolleranze alimentari, che potrebbero avere manifestazioni simili.
Presentazione clinica e classificazione dell’IBS
La SII è una patologia estremamente eterogenea, con sintomi che variano da paziente a paziente e fluttuano nel tempo. Il dolore addominale è spesso al centro del quadro clinico e può essere avvertito in diverse aree dell’addome. Tende a peggiorare dopo i pasti e può migliorare con l’evacuazione o l’espulsione di gas. Questo sintomo è spesso accompagnato da una sensazione di distensione addominale e tensione.
A seconda delle caratteristiche delle feci, i pazienti affetti da IBS vengono generalmente suddivisi in quattro sottotipi principali:
- IBS con diarrea prevalente (IBS-D): È caratterizzata dalla presenza di feci liquide o non formate in oltre il 25% delle evacuazioni, mentre le feci dure sono meno frequenti. È più comune negli uomini e i pazienti lamentano frequenti scariche diarroiche, spesso più di tre al giorno, accompagnate da urgenza, incontinenza e a volte muco nelle feci. Tuttavia, la diarrea non interrompe il sonno e non comporta significativi squilibri elettrolitici o malassorbimento.
- IBS con stipsi prevalente (IBS-C): In questo sottotipo le feci sono dure o caprine in più del 25% delle evacuazioni, mentre le feci liquide sono rare. È più comune nelle donne e la stipsi può diventare cronica e difficile da gestire con i lassativi tradizionali. I pazienti riferiscono meno di tre evacuazioni alla settimana, con sforzo durante la defecazione e la sensazione di svuotamento incompleto dell’intestino.
- IBS con alvo alterno (IBS-A): Qui i pazienti sperimentano una combinazione di episodi di diarrea e stipsi. Le feci possono variare da dure a non formate, senza una predominanza evidente di uno dei due tipi.
- IBS inclassificata: In questo caso, le caratteristiche delle feci non soddisfano i criteri per nessuno dei sottotipi descritti sopra.
Un sottotipo ulteriore è l’IBS post-infettiva (IBS-PI), che si sviluppa a seguito di un’infezione gastrointestinale acuta. Questo tipo si manifesta in pazienti che, oltre alla diarrea, possono presentare vomito, febbre e una coltura fecale positiva.
Sintomi associati ed extracolici
Oltre ai sintomi intestinali, molti pazienti con SII lamentano sintomi extracolici che coinvolgono altre parti del tratto gastrointestinale o addirittura altri organi. Tra il 25% e il 50% dei pazienti riferisce problemi digestivi come pirosi gastrica, nausea e vomito. Inoltre, possono coesistere sintomi sistemici come cefalea, insonnia, fibromialgia, disturbi urinari, palpitazioni e sindrome da stanchezza cronica. Non è raro che i pazienti con IBS presentino anche disturbi psicologici o psichiatrici, come depressione e ansia.
Decorso e prognosi
Sebbene l’IBS sia una condizione cronica, la sua gravità e frequenza variano notevolmente da paziente a paziente. Periodi di remissione si alternano a riacutizzazioni, spesso scatenate da stress emotivo, cambiamenti nella dieta o altre malattie. Nonostante l’impatto significativo sulla qualità della vita, l’IBS non è associata a complicazioni gravi a lungo termine, come il cancro o malattie infiammatorie croniche, ed è considerata una patologia con decorso benigno.
Trattamento dell’IBS
Il trattamento dell’IBS è multimodale e personalizzato, con l’obiettivo di alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita del paziente. Le opzioni terapeutiche includono:
- Antidiarroici: Utili per gestire gli episodi di diarrea in IBS-D.
- Antispastici: Per ridurre i crampi addominali.
- Procinetici: Indicati nei pazienti con stipsi prevalente.
- Antidepressivi e ansiolitici: Possono essere impiegati per gestire i sintomi legati all’asse intestino-cervello, come il dolore cronico e i disturbi dell’umore.
- Psicoterapia: In particolare la terapia cognitivo-comportamentale, utile per ridurre lo stress e affrontare i sintomi cronici.
- Dieta: Un approccio alimentare personalizzato è essenziale nel trattamento dell’IBS.
L’importanza della dieta
La dieta svolge un ruolo cruciale nel controllo dei sintomi. È fondamentale che sia equilibrata e variata, con un adeguato apporto di fibre (tra 25 e 30 grammi al giorno). La quantità di fibre e l’assunzione di determinati cibi variano a seconda del sottotipo di IBS. Per i pazienti con IBS-D si raccomanda di evitare alimenti che possono peggiorare la diarrea, come la caffeina e alcuni tipi di frutta, mentre chi soffre di IBS-C può trarre beneficio da un aumento dell’assunzione di fibre. Inoltre, è spesso utile individuare e limitare gli alimenti che causano flatulenza o disagio, come legumi, cavoli e altri cibi ricchi di FODMAP (fermentabili, oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli).
L’approccio alimentare deve essere personalizzato e tener conto di eventuali intolleranze o sensibilità alimentari individuali.
Conclusione
La Sindrome dell’Intestino Irritabile rappresenta una sfida complessa per il paziente e il medico, ma con una diagnosi accurata e un trattamento mirato è possibile gestire i sintomi e migliorare significativamente la qualità della vita. Un’attenzione particolare alla dieta, associata a una gestione olistica che consideri i fattori psicologici, può fare la differenza nel controllo di questa condizione cronica.
Servizi
Ricevi la miglior consulenza
Se pensi di soffrire di intestino irritabile, trova la diagnosi adatta al tuo caso.
Ecco con quali servizi la Dott.ssa Franzè può aiutarti a risolvere la tua problematica.
Contattami
Vuoi Richiedere Un Appuntamento?
Compila il form per fissare un appuntamento con la dott.ssa Franzè nello studio più vicino a te.
Studio Privato Franzè
Borgo Felino, 29, (PR)
Piccole Figlie Hospital
Parma (PR)
Longevity Medical Center
Bussolengo (VR)
Medicina al Centro
Roma (RM)
Armonia Centro Polispecialistico
Porto Mantovano (MN)